BioCog project
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Disturbo cognitivo
Il problema dell’aumento dei deficit cognitivi sta diventando sempre più importante nella nostra società che invecchia velocemente. Il danno alle capacità cognitive può essere conseguenza di disordini primari del cervello associati all’età (depressione, malattia di Alzheimer, problemi cerebro-vascolari etc.) e/o di disordini secondari dovuti a condizioni patologiche che non coinvolgono direttamente il cervello, come diabete, infiammazione, interventi medici e stile di vita.
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Disturbo cognitivo post operatorio
Disturbo cognitivo post operatorio
Il disturbo cognitivo post operatorio è caratterizzato da un deterioramento della funzione cognitiva in seguito ad intervento chirurgico e che vede i pazienti anziani più a rischio. Questa condizione si manifesta spesso con una fase acuta di delirio post operatorio (POD) che può essere seguita da una fase cronica di disfunzione cognitiva post operatoria (PODC). PODC si può manifestare senza l’insorgenza di POD. L’incidenza del POD è tra il 10 e il 45% [1] e quella del PODC tra il 10 ed il 25% [2,3]. I pazienti anziani e in condizioni mediche peggiori sono più a rischio.
BioCog è un progetto europeo finanziato nell’ambito del Settimo Programma Quadro (FP7), nel quale verranno identificati biomarcatori (biomarkers) validi per predire il rischio di POD/POCD e la loro evoluzione clinica. Lo studio clinico coinvolgerà 1200 pazienti, di età compresa tra 65 e 80 anni, sottoposti ad interventi chirurgici.
Si prevede che i risultati del progetto saranno in grado di:
1) fornire ai clinici un valido ed oggettivo strumento di supporto nelle decisioni da prendere, per esempio per bilanciare il rischio individuale di incorrere in POD/POCD rispetto ai benefici che il paziente avrebbe dall’intervento chirurgico.
2 ) permettere la pianificazione di stui clinici più sofisticati e basati su ipotesi precise, e studi clinici sui farmaci (ricerca traslazionale).
Ci sono fattori di rischio multipli associati all’insorgenza di POD/POCD. La ricerca indirizzata alla comprensione dei diversi meccanismi patologici di POD/POCD richiede l’identificazione di biomarcatori affidabili, validati clinicamente, la cui disponibilità è attualmente molto limitata. Ci si aspetta che l’integrazione di biomarcatori di neuroimaging, che forniscono informazioni sulla struttura/funzione del cervello con elevata sensibilità, combinati con le informazioni complementari fornite da biomarcatori molecolari (colinergici, infiammatori, metabolici) ottenuti dai fluidi corporei (plasma e liquido cerebrospinale), possa consentire un giorno un’accurata stratificazione dei pazienti. Questo approccio complesso e multidisciplinare è il fondamento del progetto BioCog.
Nel progetto sarà analizzato anche l’impatto economico sulla salute che l’utilizzo in clinica di biomarcatori produrrà
Nel progetto sarà analizzato anche l’impatto economico sulla salute che l’utilizzo in clinica di biomarcatori produrrà
Le implicazioni socio-economiche di POD/POCD, specialmente in una società che invecchia come quella europea, hanno un profondo impatto sociale. POD/POCD sono associate ad un aumento di morbidità e mortalità associati con trattamenti ospedalieri più lunghi e più costosi, come anche la conseguente maggiore dipendenza dal supporto sociale.
In aggiunta …
In aggiunta …
La ricerca e la scoperta di biomarcatori per migliorare la pratica clinica e per la ricerca biofarmaceutica, da parte di istituzioni accademiche e di industrie, sono settori economici in rapida espansione in Europa ed in tutto il mondo. L’Agenzia Europea del farmaco (EMA) prevede che l’uso di biomarcatori nella ricerca possa contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci ed al miglioramento della gestione clinica delle malattie.
Nell’ambito di BioCog verranno creati una banca dati ed una biobanca, le prime del loro genere al mondo, che diventeranno parte della Infrastruttura di ricerca europea per le risorse di biobanca e biomolecolari (European Biobanking and Biomolecular Resources Research Infrastructure, BBMRI). Questo permetterà di rispondere a molti dubbi e a molte domande ancora in sospeso.
Un’ampia cooperazione tra Università ed imprese faciliterà la disseminazione del progetto BioCog, creando al contempo un buon substrato per ottimizzare lo sfruttamento industriale dei risultati.
Riferimenti bibliografici
1. Androsova G, Krause R, Winterer G et al. Biomarkers of postoperative delirium and cognitive dysfunction. Frontiers in aging neuroscience 2015; 7: 112
2. Van Dijk D, Moons KG, Nathoe HM,Van Aarnhem EH, Borst C, Keizer AM, Kalkman CJ, Hijman R, Octopus Study Group. Cognitive Outcomes Five Years After Not Undergoing Coronary Artery Bypass Graft Surgery. Ann Thorac Surg 2008; 85: 60-64
3. Kruis RW, Vlasveld FA, Van Dijk D. The (un)importance of cerebral micro-emboli. Semi Cardiothorac Vasc Anesth 2010;14:111-8
The research leading to these results has received the funding from the European Community's FP7 under grant agreement n. 602461
Project full title:
Biomarker Development for Postoperative Cognitive Impairment in the Elderly
Project Coordinator:
Georg Winterer, MD, PhD,
Experimental and Clinical Research
Center (ECRC),
Dept. of Anesthesiology, Operating-Room Management and Intensive Care Medicine, The Charité - Universitätsmedizin Berlin, Germany
THEME HEALTH.2013.2.2.1-2: Development of effective imaging
tools for diagnosis, monitoring and management of mental disorders
EC Contribution: € 6 million
Start date: 01/02/2014
Duration: 60 months
Last update: 05/03/2019